Il gelato artigianale senza conservanti di Rosalba Dei (Donna Ros)
21 Maggio 2015

Se cercate in rete o chiedete in erboristeria informazioni sulle proprietà dei semi di carruba, vi troverete alle prese con una lista infinita di effetti benefici e di possibili utilizzi. Dai semi del frutto della carruba, per esempio, si ricava una farina ad alto contenuto di pectina, che è un eccezionale addensante per confetture, vellutate e gelati. Sempre curiosando nel web, scoprirete che anticamente i semi di carruba, detti "carati", venivano usati come contrappesi per la pesatura di precisione delle pietre preziose; poiché si riteneva che tutti i semi avessero la stessa massa. E infatti il nome è poi rimasto ad indicare l'unità di misura del peso dei preziosi.

Ma rari tesori a parte, è per produrre il nostro gelato artigianale che noi in pasticceria usiamo la farina di carrube, evitando così di introdurre nella ricetta i conservanti (quelli che cominciano con “E” e son seguiti da un numero, per intenderci) e altri additivi come aromi ed emulsionanti; ottenendo così un gelato sano e nutriente come quello di una volta, quando c’erano solo due gusti – crema e cioccolato – e circolavano su tre ruote…

…O come quello che preparava Bernardo Buontalenti nel ‘500 per i banchetti dei nobili Fiorentini, miscelando crema di zabaione a frutta e facendola poi raffreddare. Un gelato genuino, insomma.

Il nostro bancone trabocca di vasche ricolme dei gusti più gettonati e, sempre sul bancone, trovate un piccolo menù a ventaglio che dettaglia gli ingredienti di ogni variante; perché fin qui vi abbiamo elencato quello che nel nostro gelato non c’è… Ma crediamo sia importante dirvi anche cosa c’è. Il menu a ventaglio è coloratissimo, lo si riconosce bene, una pagina per ogni gusto, un gusto per ogni pagina.



Gelato alla nocciola
Cascata di fiordilatte
Fior di latte
Il banco
il gelato di una volta