“Bastava osservarli nella scena conclusiva di ‘Indovina chi viene a cena?’per capire di che cosa era fatto il loro amore. Quegli occhi pieni di commozione, gli sguardi che marito e moglie si scambiavano nel momento in cui la loro ragazza otteneva dal padre il consenso a sposare il giovane ragazzo di colore che amava, non erano soltanto il frutto di una recitazione straordinariamente umana e coinvolgente. ‘Se quello che loro sentono l’uno per l’altra assomiglia anche solo vagamente a quello che abbiamo provato noi, per me è sufficiente’, diceva lui alla moglie. E gli occhi di Katharine splendevano di felicità. Non erano marito e moglie, nella vita. Ma era amore straordinario e autentico, quello che li teneva uniti. Mai visti due attori vivere e recitare così bene i loro sentimenti”. Stanley Kramer, regista di “Indovina chi viene a cena?” ricordava così Katharine Hepburn e Spencer Tracy… E se pensate che questa citazione fosse più adatta al giorno di San Valentino che all’otto marzo, è segno che non avete ben presente lo stile della Hepburn.

Perché Katharine Hepburn fu una donna anticonvenzionale e controcorrente in tutto… Ma in amore prima di tutto, perché il suo amore per Tracy, che mai fu matrimonio e nemmeno convivenza, lo visse con allegra sfrontatezza, infischiandosene dei precetti dell’alta borghesia americana. Fu una icona di stile e il suo originale look, fatto di pantaloni e scarpe maschili, rivoluzionò il concetto di donna sexy nel tempio di Hollywood. Ci fu poi il suo lavoro che le offrì ruoli dove lei interpretò sempre se stessa: una donna libera e coraggiosa, determinata e raffinata. Fu strepitosa nell’impersonare Jo March – la sorella ribelle di “Piccole donne”, che le somigliava moltissimo. Jo, che nonostante i gonnelloni ampi e i cappellini infiocchettati, saltava le staccionate e sognava di fare la scrittrice, usava trattare – in epoca vittoriana - il genere maschile senza alcun timore reverenziale, e forse per questo alla Hepburn fu più cara di altre eroine. In seguito, ricordando la sua interpretazione in quel film, dichiarò: “Sfido chiunque ad essere brava quanto me!”.

Bellissima la sua autobiografia asciutta e volitiva fin dal titolo: IO. LE STORIE DELLA MIA VITA.