Stefano Taddei ama il mare e lo osserva da dietro la macchina fotografica ogni volta con rispetto e rinnovato stupore. Ritrae la sua vastità rapportata all’esiguità della figura umana, e i suoi scatti generano in chi li guarda interessanti interrogativi. Come davanti alle pagine di un racconto di cui non si conosce la fine, ci si chiede chi siano i personaggi e quale sia il loro peso nella storia, il loro passato, la loro mossa seguente e la loro motivazione. Il bianco e nero, privando le marine delle tinte naturali, rende le immagini nette e definite: eleganti interpretazioni di frammenti di quotidiano.